Il settore automobilistico si sta man mano sempre di più evolvendo per poter permettere alle auto un minor impatto ambientale.
Non ci sono stati molti cambiamenti nelle ultime decadi, in un mercato che ha cercato a poco a poco di migliorare le performance, i sistemi di sicurezza e il design delle auto. In questo contesto sono subentrate le novità delle auto ibride e delle auto elettriche in particolare, che però hanno portato a dei cambiamenti così veloci da non lasciare il tempo necessario ad un adattamento tecnologico e infrastrutturale completo e sicuro per gli acquirenti e gli utenti.
Le aziende ora si stanno muovendo verso il cambiamento epocale, che vedrà la diminuzione dei veicoli a motore termico a favore delle zero emissioni di Co2.
Quel che può lasciare confusi gli acquirenti è l’offerta dei brand automotive, ancora molto variegata: alcuni pensano sia indispensabile proporre agli automobilisti “tecnologie di passaggio” in cui il motore a combustione faccia ancora da padrone (come per l’ibrido o il Mild hybrid).
Altre correnti di pensiero, invece, hanno fatto già in modo di attaccare la spina ai loro modelli e mandare i motori termici in pensione, anche per evitare le multe salate dell’UE. Altre ancora, in virtù di una tradizione consolidata alle spalle di motori rombanti, attendono, dandosi da fare intanto sul fronte carburanti sintetici e alleanze tra costruttori.
Tra il 2026 ed il 2030 si prospetta che quasi tutte le case automobilistiche realizzeranno solo nuove motorizzazioni elettriche.